DENSITOMETRIA OSSEA MOC REMS
Densitometria Ossea MOC REMS un innovativo strumento per la diagnosi dell’osteoporosi: rapido, preciso, affidabile e soprattutto senza radiazioni! Scopriamo insieme tutti i dettagli di questa nuova metodica.
INTRODUZIONE
L’osteoporosi è una malattia scheletrica sistemica caratterizzata da riduzione della massa ossea e degenerazione della struttura dell’osso e conseguente aumentato rischio di frattura.
In presenza di osteoporosi, quindi, vi è una ridotta forza ossea (termine che indica la capacità di un osso di resistere alle fratture). Quest’ultima dipende da diverse proprietà scheletriche, sia di tipo quantitativo (come la Densità Minerale Ossea, Bone Mineral Density, BMD) che di tipo qualitativo (come la microarchitettura). Tutte le metodiche diagnostiche potenzialmente in grado di valutare questi fattori, quindi, possono fornire informazioni sulla forza ossea e sul rischio fratturativo. Tuttavia, oggi nella pratica clinica, la forza ossea viene prevalentemente stimata attraverso la sola Densità Minerale Ossea (BMD).
L’esame di riferimento per la diagnosi di osteoporosi è la Densitometria Ossea (altro sinonimo: Mineralometria Ossea Computerizzata o MOC), in quanto permette di misurare esattamente la densità minerale ossea, cioè la quantità di minerali presenti in un distretto osseo. Tuttavia, non bisogna confondere, i termini Densitometria Ossea o MOC con il metodo utilizzato per valutarla. Fino ad oggi la MOC è stata valutata prevalentemente attraverso una metodica che prevede l’uso di radiazioni ionizzanti (Densitometria DEXA). Attualmente, però, trova un impiego clinico sempre più ampio un’innovativa metodica che non solo sembra essere migliore ma è anche più sicura non prevedendo l’impiego di radiazioni (Densitometria REMS).
DENSITOMETRIA DEXA
Come detto, al momento il gold-standard per la diagnosi di osteoporosi è la Densitometria Ossea (MOC). Storicamente questa è stata, ed è, valutata mediante la tecnica Dual Energy X-ray Absorbtiometry, comunemente detta DEXA.
La DEXA è una metodica semplice, indolore ma che prevede l’impiego dei raggi X, seppure a basse dosi. Attraverso l’acquisizione di scansioni bidimensionali di raggi-X (dose 1-13 μSv) viene calcolata una BMD di area (espressa in g/cm2) che è una misura surrogata della forza ossea. Con misurazioni eseguite a livello delle vertebre lombari e del femore è possibile valutare la BMD del paziente esaminato e confrontarla con il valore medio di una popolazione di giovani adulti sani. Lo scostamento tra il valore misurato nel paziente e il valore medio della popolazione di riferimento è espresso in deviazione standard (DS). Il numero di DS dalla media di riferimento si indica con il termine T-score. Ogni DS in meno equivale circa a una riduzione del 10-15% rispetto al valore medio di riferimento. Pertanto, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in base ai valori di T-score della BMD, un paziente può essere classificato come: sano (BMD normale, T-score ≥ − 1), affetto da osteopenia (− 2,5 < T-score < − 1) o da osteoporosi (punteggio T ≤ − 2,5), con tutto ciò che ne consegue in termini di terapie.
Tuttavia, proprio perché prevede l’impiego di radiazioni, la DEXA non può essere considerata un test di screening eseguibile su tutta la popolazione e solitamente non può essere ripetuta prima di 18-24 mesi.
Un altro limite della DEXA è che in caso di processi degenerativi vertebrali (artrosi), peraltro molto frequenti e spesso concomitanti all’osteoporosi, può non misurare correttamente la BMD e sottostimare la diagnosi di osteoporosi. In caso di protesi vertebrali, addirittura, è quasi impossibile valutare la BMD e tutte le vertebre con una differenza di T-score maggiore di 1,0 rispetto alle vertebre adiacenti andrebbero addirittura escluse dall’analisi DEXA.
DENSITOMETRIA REMS
Per tutte le suddette ragioni e alla ricerca di un più valido strumento di screening, nella pratica clinica si è fatto strada un nuovo strumento diagnostico: la Densitometria Ossea Ecografica REMS (Radiofrequency Echographic Multi Spectrometry) che consente una valutazione della densità ossea veloce, non invasiva, sicura e senza raggi X, accurata ed operatore indipendente.
Si tratta di un approccio rivoluzionario per la caratterizzazione della micro-architettura ossea, che sfrutta i segnali in radiofrequenza (RF) acquisiti durante una semplice scansione ecografica. Oltre a garantire un elevato livello di accuratezza, non richiede protezione radiologica ed è di facile fruibilità. Inoltre, l’assenza di radiazioni consente di utilizzare questa metodica su un eterogeneo panorama di pazienti, da quelli pediatrici a quelli a rischio di osteoporosi secondaria, i diabetici, chi ha subito trattamenti oncologici fino alle donne in gravidanza (prenota una Densitometria senza radiazioni REMS).
Principi di base
La tecnologia REMS si basa sull’integrazione delle immagini ecografiche con i segnali ecografici nativi non filtrati (detti segnali ultrasonici a radiofrequenza, RF) acquisiti durante una scansione ecografica delle vertebre lombari e/o del collo del femore.
L’analisi di questi segnali RF permette di ottenere moltissime informazioni sulle caratteristiche del tessuto studiato (informazioni che solitamente sono eliminate durante il convenzionale processo di ricostruzione d’immagine B-mode durante le comuni ecografie).
La metodica REMS, quindi, è in grado di elaborare e identificare automaticamente le regioni di interesse (ROI) sfruttando sia i dettagli morfologici delle immagini che le caratteristiche spettrali dei segnali RF (Figura). Proprio l’uso combinato delle immagini B-mode per identificare l’osso target e relative ROI con i dati RF rappresenta il principale elemento innovativo di REMS. Inoltre, l’elaborazione parallela dei segnali non filtrati di più linee di scansione e l’analisi di spettri a singola linea di scansione consente l’automatica esclusione di segnali che presentano caratteristiche spettrali incongrue e che corrispondono ad artefatti (come calcificazioni o osteofiti) (Figura). In sostanza, tutte le acquisizioni “rumorose” e gli artefatti sono scartati automaticamente e la diagnosi di osteoporosi non è condizionata dalla presenza di artrosi, scoliosi o altre patologie superando, in questo modo, tutte le principali limitazioni della DEXA (Video).
I dati misurati selezionati ed elaborati vengono infine confrontati con un ampio database di dati relativi a soggetti sani e su questa base viene indicato un valore di BMD che espresso in DS (T-score) permette di classificare il paziente come sano, osteopenico o osteoporotico, esattamente come indicato dall’OMS.
Infine, la tecnologia REMS, oltre alle informazioni quantitative della BMD, grazie alle numerose informazioni che è in grado di ottenere ed elaborare, può fornire anche informazioni qualitative. Infatti, con un software aggiuntivo dedicato è possibile calcolare anche il Fragility Score (FS), un indicatore indipendente di qualità ossea (un numero compreso tra 0 e 100) che fornisce una stima del rischio di frattura indipendentemente dalla BMD. Pertanto, con i dati ottenuti dalla tecnologia REMS è possibile ottenere sia informazioni quantitative che qualitative, consentendo una stima più precisa della forza dell’osso e del suo rischio di frattura. (Prenota una MOC/Densitometria Ossea REMS senza radiazioni).
Impiego clinico
A paziente disteso in posizione supina, la tecnologia REMS permette una veloce scansione guidata, di circa 60″ per la colonna e 40″ per il femore, con acquisizione sia delle immagini che dei relativi segnali a radiofrequenza. L’algoritmo identifica automaticamente i volumi dell’osso target, scarta acquisizioni errate e artefatti, fornendo un immediato referto medico. Una metodica rapida, con un tempo di scansione inferiore al minuto.
Validazione scientifica e clinica
La tecnologia REMS per la diagnosi dell’osteoporosi è stata clinicamente validata da uno studio clinico multicentrico, che ha coinvolto 7 centri italiani ed oltre 1900 pazienti. Da questo e da studi successivi è emerso che la Densitometria REMS ha un’elevata sensibilità e specificità nell’identificazione il paziente con osteoporosi. In particolare, ha una sensibilità nell’individuare i soggetti osteoporotici del 91,7% a livello vertebrale e del 91,5% a livello femorale, con una specificità del 92,0% e 91,8%, rispettivamente. E’ confermata l’elevata concordanza con la DEXA, con prestazioni sovrapponibili se non addirittura superiori a quest’ultima, come confermato anche da un recente ampio studio multicentrico europeo. A questo deve essere aggiunto che la metodica REMS, a livello vertebrale non risente degli artefatti osteoartrosici che limitano la DEXA, consentendo performance diagnostiche addirittura superiori. Anche la variabilità intra-operatore e inter-operatore associata alle indagini REMS è risultata essere migliore rispetto a quella della DEXA, a testimonianza di maggior riproducibilità della metodica REMS. Per tutte queste motivazioni la metodica REMS rappresenta non solo il futuro, ma anche il presente diagnostico dell’osteoporosi, preparandosi a sostituire gradualmente la DEXA. Infatti, dopo che nel 2018 il dispositivo REMS ha ricevuto l’autorizzazione dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense, il suo impiego clinico è andato progressivamente aumentando. Grazie al suo approccio privo di radiazioni, REMS può essere tranquillamente impiegata anche per screening di massa sulla popolazione, programmi di prevenzione anche in popolazioni “radiologicamente fragili” come donne in gravidanza, diagnosi precoci e follow-up a breve termine. Attualmente può essere effettuata solo dai 20 anni in su.
Per tutti questi motivi la metodica REMS è stata anche inserita ufficialmente nelle Linee Guida Ministeriali Inter-Societarie per la corretta identificazione e gestione delle fratture da fragilità presentate in occasione di un evento della Fondazione Italiana Ricerca Malattie dell’Osso (FIRMO) nella Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, in un tavolo coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).
Prenota una MOC/Densitometria Ossea REMS senza radiazioni.
Dott. Massimiliano Andrioli
Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Centro EndocrinologiaOggi, Roma
viale Somalia 33A, Roma
tel/fax 0686391386
cell 3337831426
Studio EndocrinologiaOggi, Lecce
via Ruffano 4, Casarano (Lecce)
tel/fax 0686391386
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