![ELASTOSONOGRAFIA TIROIDEA](https://www.endocrinologiaoggi.it/wp-content/uploads/2011/06/elastosonografia_tiroide_endocrinologiaoggi_roma-538x218.jpg)
ELASTOSONOGRAFIA TIROIDEA
L’ elastosonografia tiroidea (o elastografia) è una tecnica ecografica in grado di fornire informazioni sulla durezza di un tessuto o di un nodulo.
Fino ad oggi il grado di durezza di un nodulo tiroideo poteva esser dedotto, ed in modo approssimativo, dal medico solo mediante la palpazione effettuata durante l’esame clinico del collo. Oggi, invece, l’elastosonografia tiroidea consente di oggettivare e quantificare in modo preciso la durezza di un nodulo tiroideo. Per tale ragione l’elastosonografia tiroidea è attualmente considerata una sorta di “palpazione elettronica”. Il principio di base dell’elastosonografia risiede nel fatto che la compressione del tessuto esaminato con la sonda dell’ecografo produce una distorsione, minore nei tessuti duri e maggiore nei tessuti soffici, che può essere rilevata e quantificata attraverso una rielaborazione di dati effettuata dall’ecografo.
INDICAZIONI
E’ noto che i noduli tumorali presentano solitamente una durezza maggiore rispetto al tessuto normale e pertanto l’elastosonografia tiroidea, evidenziando i noduli più duri rispetto al tessuto tiroideo circostante, è in grado di individuare quelli maggiormente sospetti per malignità. Studi recenti, infatti, hanno dimostrato l’utilità della metodica elastosonografica nella diagnosi della patologia neoplastica tiroidea. Per questo motivo l’elastosonografia tiroidea è stata indicata come uno dei migliori strumenti non invasivi per individuare il carcinoma tiroideo (prenota un’elastosonografia). Studi ancora più recenti hanno indicato come l’elastosonografia possa essere utile anche nel predire la presenza di tumore in quei noduli tiroidei che, sottoposti ad agoaspirato, hanno ancora una diagnosi citologica incerta (TIR 1 o TIR 3) che non consente di affermare o di escludere la presenza di tumore anche se tale argomento è ancora oggetto di dibattito (prenota un agoaspirato tiroideo). Nell’ambito dei noduli TIR3 l’ elastosonografia sembra essere superata da altre metodiche (leggi quali) o dalla genetica molecolare come Afirma. Maggiori informazioni su tutte le metodiche di genetica molecolare disponibili.
ESAME
In virtù di queste ricerche la metodica elastosonografica ha di recente fatto il suo ingresso nella diagnostica della patologia nodulare tiroidea anche se non è ancora eseguita routinariamente in quanto non tutti gli ecografi hanno in dotazione questo software. Inoltre, se in passato l’esecuzione di un esame elastosonografico richiedeva la registrazione di tutte le immagini e quindi molto tempo (off-line), attualmente, invece, la metodica è molto più rapida e viene effettuata in tempo reale (real-time) consentendo una notevole riduzione del tempo di esecuzione ed una maggior praticità dell’esame.
In pratica per un paziente che effettua una elastosonografia tiroidea è come se effettuasse un classico esame ecografico della tiroide. Come per una normale ecografia tiroidea, (prenota un’ecografia tiroidea) infatti, a paziente sdraiato su un lettino, la sonda dell’ecografo viene posizionata sul collo, si esercita una lieve pressione e si seleziona il nodulo da analizzare inquadrandolo con un apposito box che appare sul monitor dell’ecografo. Il software produce, così, un’immagine elatosonografica in cui il nodulo inquadrato nel box viene colorato in base alla durezza mediante una scala di colori.
I colori utilizzati possono essere diversi a seconda del tipo di ecografo e del software utilizzato, ma la scala di colori solitamente varia dal rosso/verde per gli elementi dotati di una maggior deformabilità (noduli soffici) al blu per quelli con minima o nulla distorsione (noduli duri ed anelastici). (prenota un’elastosonografia tiroidea).
CLASSIFICAZIONE
Al fine di valutare la durezza dei noduli, il pattern elastosonografico di ciascun nodulo viene confrontato con quello del tessuto tiroideo circostante ed in base a questo le lesioni possono essere classificate in diverse classi di durezza (classi di durezza o di elasticità, Elasticity Score, ES). Alcuni utilizzano una classificazione in 3 o in 5 classi di durezza, ma la classificazione attualmente più utilizzata è quella in 4 classi di durezza (Figura 1) che prevede che: ai noduli che presentano elasticità in tutta l’area esaminata (nodulo omogeneamente verde) si attribuisca un ES 1; ai noduli che presentano elasticità nella maggior parte dell’area esaminata (nodulo prevalentemente verde) si attribuisca un ES 2; ai noduli che presentano durezza nella maggior parte dell’area esaminata (nodulo prevalentemente blu) si attribuisca un ES 3; ai noduli completamente anelastici (nodulo omogeneamente blu) si attribuisca un ES 4. Va ricordato, tuttavia, che non tutti i noduli possono essere indagati con l’elastosonografia tiroidea. Infatti i noduli con un’importante componente liquida o quelli completamente calcifici non sono efficacemente valutabili dalla metodica elastografica. (prenota un’elastosonografia tiroidea).
CONCLUSIONI
Tuttavia, salvo rare eccezioni, si può affermare con certezza che l’elastosonografia tiroidea, associata all’esame ecografico tradizionale della tiroide, è sicuramente uno strumento innovativo e molto utile nella diagnosi del tumore tiroideo.
Per meglio comprendere per quale motivo sia preferibile eseguire un’ecografia tiroidea con uno specialista endocrinologo invitiamo a leggere questo specifico articolo.
Prenota una visita endocrinologica in merito a questo argomento o un’elastosonografia tiroidea.
Dott. Massimiliano Andrioli
Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Centro EndocrinologiaOggi, Roma
viale Somalia 33A, Roma
tel/fax 0686391386
cell 3337831426
Studio EndocrinologiaOggi, Lecce
via Ruffano 4, Casarano (Lecce)
tel/fax 0686391386
cell 3337831426
Bibliografia
– Andrioli M, Trimboli P, Amendola S, valabrega S, Fukunari N, Moro M, Persani L. Elastographic presentation of medullary thyroid carcinoma. Endocrine. 2013. DOI 10.1007/s12020-013-0064-4
– Andrioli M, Carzaniga C, Persani L. Standardized Ultrasound Report for Thyroid Nodules: the Endocrinologist’s viewpoint. European Thyroid Journal. 2013;2:37-48.
– Scacchi M, Andrioli M, Carzaniga C, Vitale V, Moro M, Poggi L, Pecori Giraldi F, Fatti L, Cavagnini F. Elastographic evaluation of thyroid nodules in acromegaly. Eur J Endocrinol 2009, 161:607-613
– Andrioli M, Scacchi M, Carzaniga C, Vitale G, Moro M, Poggi L, Fatti L, Cavagnini F. Thyroid nodules in acromegaly: the role of elastosonography. Journal of Ultrasound, 2010
– Andrioli M, Persani L. Elastographic presentation of synchronous renal cell carcinoma metastasis to the thyroid gland. Endocrine 2014.
– Andrioli M, Valcavi R. The peculiar ultrasonographic and elastographic features of thyroid nodules after treatment with laser or radiofrequency: similarities and differences. Endocrine. 2014. In press.
– Andrioli M. Ecografia della Tiroide. Un approccio specialistico. Griffin Editore. 2014.
– Andrioli M, Persani L. Elastographic techniques of thyroid gland: current status. Endocrine. 2014. In press.
Share
GIU
2011